Benvenuti nel medioevo dei diritti

omofobiaIeri sera ho avuto l’occasione di partecipare ad una bella serata organizzata da Arcigay Orlando, dove le liste hanno potuto esprimere il loro parere su omofobia, prevenzione malattie sessualmente trasmissibili, unioni civili.

Tornando a casa mi è venuto in mente il periodo della scuola, quando nelle ore di storia studiavamo le lotte per il suffragio universale, piuttosto che quelle contro la discriminazione razziale. In quelle ore di studio pensavo: “accidenti, il medioevo ERA ancora in corso solo poche decine di anni fa”. Diritti che in quel momento per me erano “ovvi” non lo erano per persone vissute solo pochi anni prima.

É chiaro che sbagliavo, il medioevo É ancora in corso.

Lo capiamo da tante cose. Ad esempio all’assemblea di ieri non si è presentata nessuna lista del centro destra; oggi, mentre volantinavo per l’evento di Nichi Vendola di martedì prossimo, una signora, elegante e ben vestita, mi ha detto (cito): “voterei per te, ma quello non lo posso vedere, è un frocione” (signora si tenga pure il suo voto); oppure ieri uno dei candidati ha parlato ancora delle unioni civili come una questione di “coscienza”, anzi che di elementare necessità di rispetto dei diritti.

Ecco, allora non dobbiamo aspettare di convincere chi è ancora rimasto nell’era di mezzo, facciamo fare subito un salto avanti ai diritti, partendo dalla città. Istituiamo al più presto un registro per le unioni civili a Brescia, in attesa di passi ben più importanti a livello nazionale.

Poi tutto potrà sembrarci ovvio, ma, per ora, non lo è.