Immagino una città dove lo sport è di tutti, diffuso e low cost

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Quando penso che potrebbe essere investita una enorme quantità di denaro per realizzare un nuovo stadio nel “parco delle cave”, distruggendo quindi anche una parte importante di territorio,sento un profondo senso di ingiustizia. La stessa sensazione mi prende quando si parla dei costi dell’arrivo del giro d’Italia a Brescia. Un importo che avrebbe consentito la realizzazione di oltre in terzo delle piste ciclabili previste nel piano della ciclabilità (mai realizzato perchè, a detta di Rolfi, non ci sono i soldi).

Vorrei invece che quei soldi venissero spesi per “piccoli grandi interventi” per garantire lo sport a tutti, diffuso, a basso costo. Realizzare campetti sportivi nei quartieri, percorsi ciclabili sicuri, garantire alle  comunità che popolano il territorio della città la possibilità di praticare i loro sport preferiti.

Insomma, lo sport vero non deve essere quello degli stadi immersi in centri commerciali e dei mega eventi.

Nella città che immagino l’Amministrazione Comunale vede lo sport come un veicolo per conoscere il territorio e per viverlo, per favorire l’integrazione, per aiutare la salute dei cittadini, non come un’altra scusa per muovere capitali e massacrare il territorio.