Ridurre i consumi energetici nella città che immagino

Distribuzione delle classi energetiche in Comune di Brescia, aggiornamento al 4 maggio 2013

Distribuzione delle classi energetiche in Comune di Brescia, aggiornamento al 4 maggio 2013

 

imageQualche settimana fa, su un altro blog, scrivevo dell’importanza della pianificazione energetica su scala territoriale.

A Brescia questa esigenza è, se possibile, ancora più marcata. Dai dati pubblicati da Finlombarda risulta che gli edifici della Lombardia hanno una pessima performance media, pari a 202 kWh/mq all’anno di consumo energetico, quando, per intenderci, la classe energetica G scatta oltre i 175 kWh/mq all’anno. Gli edifici della città riescono a fare peggio di quelli della Regione e molto peggio della Provincia (che ha una media di 192 kWh/mq anno), arrivando ad un consumo medio di 203 kWh/mq anno.

Il teleriscaldamento non è più ormai da anni in grado di garantirci migliori performance energetiche rispetto ad altre città.

Riqualificare il patrimonio edilizio esistente deve essere una priorità per la nostra città, per ridurre l’inquinamento della nostra aria, per evitare di esporre le classi sociali più povere alla “fuel poverty”, per creare posti di lavoro.

Ma cosa può fare l’amministrazione comunale per stimolare degli interventi che, in gran parte, devono essere realizzati da privati?

Le mie proposte sono:
– iniziare le procedure per dotarsi di un PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) ed approvarlo entro i prossimi 18 mesi
– riqualificare il patrimonio pubblico, per portare un esempio virtuoso ed abbattere i costi di gestione del patrimonio edilizio comunale
– dotarsi di un Regolamento Edilizio Sostenibile che sproni, e ove possibile obblighi, il privato a migliorare la classe energetica degli edifici
– vigilare seriamente, facendo valere le proprie prerogative, sui lavori in fase di realizzazione, per verificare il rispetto dei progetti energetici
– attivare iniziative di informazione per i cittadini sul tema del risparmio energetico